Spesso mi sento fare questa domanda:

“Dottoressa ho pensato che Micio sta sempre a casa da solo quando lavoro per cui avrei pensato di prendergli una compagnia, cosa ne pensa?”

Vediamo assieme come posso guidarti nell’introduzione di un nuovo micio in casa.

La natura psicologica del gatto

Come tutti i felini, anche quelli di grossa taglia (a parte il leone che ha una gerarchia matriarcale) sono animali per lo più solitari, tolte le fasi di accoppiamento e del primo momento di aggregazione fra madri con cuccioli.

Anche per la fase della caccia, al gatto non serve un branco, essendo un animale di ridotte dimensioni si soddisfa con piccole prede, che può abbattere tranquillamente in solitaria. Inoltre proprio per via della sua taglia, il gatto è sia cacciatore che preda e la solitudine gli facilita la fuga, non dovendo pensare di proteggere una comunità di individui.

Per questo motivo introdurre un nuovo elemento in un qualsiasi momento a nostra scelta potrebbe causare situazioni molto diverse, soprattutto dopo che il micio di casa ha preso possesso dei luoghi per la nanna, il cibo  il riposo…

Accogli al meglio il nuovo arrivato, caso per caso

Ecco una piccola casistica che spero soddisfi le tue esigenze, troverai le prime indicazioni per assistere il trovatello, integrare il micio adulto, portare un cucciolino dalla tua amata gattona undicenne…

  • Il trovatello
    Lo incontri, lo raccogli e decidi di prenderlo con te, farà compagnia al tuo. Ma Alt! In realtà sarebbe opportuno che prima di portarlo a casa venisse visitato da un Medico Veterinario, per accertarsi delle sue buone condizioni ed evitare di mettere  a rischio quello che già vive con te. Una volta effettuati i dovuti controlli, potrai procedere all’integrazione del nuovo membro!
  • I fratellini
    L’introduzione di un nuovo micio andrebbe programmata subito, da piccoli, in quella fase della crescita psicologica del gatto dove il gioco e l’esplorazione del mondo sono al massimo tra il terzo e il quarto mese di vita.

 

Consiglio sempre nelle cucciolate numerose di prendere due micetti valutando (bisogna osservarli per un po’) le affinità comportamentali. Perché proprio come per gli umani, non è detto che due fratelli o sorelle vadano proprio d’accordo, diciamolo. Ma sicuramente saranno avvantaggiati, si conoscono già, hanno avuto la stessa mamma e vissuto le stesse esperienze.

Tuttavia, tieni a mente che può sempre capitare che nel corso della vita succeda qualcosa, anche se spesso noi umani non capiamo cosa, che può portarli a non sopportarsi più. In quel caso si potranno esprimere in molti modi, zuffe, atteggiamenti da bullo e sottomissione, marcature non appropriate, anoressia o voracità… Nel caso in cui si riscontrino forti stati di ansia senza dubbio una terapia a base di fiori di Bach, concordata con lo specialista, può essere un enorme aiuto, calmando l’animale senza alterarne il carattere né avere alcuna controindicazione, oppure un diffusore di feromoni, che sono il mezzo di comunicazione olfattiva più efficace tra felini. Per intenderci, quelli calmanti passano da mamma gatta ai suoi piccini e sono rilevabili da ogni gatto a tutte le età.

Qualsiasi scelta tu faccia, ricorda sempre che la pazienza è sempre tua alleata!

  • Il giovane guastafeste
    Se devi introdurre un cucciolo nella casa di un gatto adulto, ma non anziano, dovrebbe scattare la curiosità innata del felino e magari all’inizio potrebbe limitarsi a osservarlo, facendo sfoggio di soffi e sputi per poi non solo accettarlo ma addirittura adottarlo completamente, assumendo il ruolo materno/paterno. Sono felici casi fortunati che giovano al nuovo arrivato quanto al residente.
  • Il gattone adulto
    Se invece sei mosso dal caritatevole gesto di accogliere un altro micio adulto, fatti consigliare dall’allevatore o da chi gestisce il gattile/rifugio, descrivendo il carattere e le abitudini del tuo, in modo che possa affidarvi la giusta compagnia. Il sesso non ha molta importanza anche se due maschi andranno sicuramente più d’accordo di due femmine.Fatti consigliare su quale possa essere l’approccio migliore, in ogni caso abbi pazienza e limitati a osservare senza intervenire, se non in casi veramente eccezionali. I gatti sono animali intelligenti e alla fine anche se Cupido non dovesse scoccare la sua freccia…impareranno a tollerarsi!

 

E se proprio non si tollerano?

In casi estremi però, quando proprio la presenza reciproca provoca troppo stress, dovreste aver preparato un piano B.

Non riportate al gattile NESSUNO!

Affidate il nuovo arrivo a un vostro familiare, a un amico, una persona di fiducia. L’abbandono è una ferita che non rimargina neanche nell’animale, per cui pensateci mille e mille volte prima di farlo.

Chiedi sempre consiglio al tuo Veterinario di fiducia e ti offrirà il consiglio più adeguato anche in questo caso, conoscendo anche a livello sanitario il micio: ad esempio, i gatti FIV/FELV positivi dovrebbero avere la compagnia solo di altri gatti affetti dalla stessa patologia.

Un gatto stimolato è felice anche da solo!

Se invece il tuo micio trascorre intere giornate da solo sul divano senza stimoli, ho brutte notizie per te…in questo caso anche un secondo gatto non sarebbe sufficiente per renderlo meno solo, farebbero solo vite separate, ma assieme, magari non sopportandosi.

Non è necessario che Micio abbia compagnia felina, molto più importante sarà dargli attenzioni, facendolo giocare e attrezzando la casa con idonei arricchimenti ambientali cercando di riprodurre il più possibile un ambiente che rispetti le sue attitudini predatorie e di vagabondo curioso.

Qublo, lo spezza noia modulare di Bama, è perfetto allo scopo: grazie ai suoi oblò da cui Micio può osservare il mondo ma anche lanciarsi su un altro modulo, per lui ogni parete può diventare un gioco! Qublo è perfetto per nascondersi, predare, osservare tutti dall’alto, proprio come amano fare tutti i gatti.

E se invece avessi già due mici? Beh Qublo si presta egregiamente anche a grandi inseguimenti tra fratelli e micioni conviventi, anzi… two is megl che une, come diceva un vecchio spot!