In questo periodo tanti proprietari mi interpellano per comunicarmi che il proprio animale, più facilmente i cani, presentano gli stessi sintomi del “nostro” raffreddore.
Ebbene, anche loro possono essere colpite da quelle che vengono definite come “malattie da raffreddamento” e proprio come noi presentano gli stessi sintomi: naso che cola, occhi lucidi, brividi, a volte tosse.
Sarebbe sempre opportuno verificare la temperatura corporea prima di procedere con eventuali terapie. La si misura con un normale termometro introducendo la punta nell’ano e lasciandolo per qualche minuto. La temperatura normale è di 38-38,5 gradi, questo in un soggetto adulto, nei cuccioli può essere lievemente più alta.
Solo in presenza di un evidente rialzo febbrile si procederà con farmaci per abbassare la temperatura ed eventualmente antibiotici per contrastare un’infezione in atto ma solo se di origine batterica.
In ogni caso sempre interpellare il proprio Medico Veterinario di fiducia che non solo conoscerà il paziente ma valuterà la giusta terapia.
In caso di lieve sintomatologia si potranno evitare cure inutili, che potranno anche provocare una grave resistenza al farmaco e soprattutto agli antibiotici, grave problema ormai sempre più diffuso.
Magari si potranno usare terapie naturali che possono aiutare il sistema immunitario a contrastare autonomamente la patologia, o ad alleviare i sintomi.
Un’altra procedura potrà essere quella dell’utilizzo l’aerosol, più facile nel gatto o nei cani di razza “toy”, molto utile per liberare un nasino chiuso.
Come far fare l’aerosol al nostro pet? Si procederà introducendo il nostro malato nel suo trasportino e chiudendolo in un grande sacco di plastica al quale verrà collegato l’apparecchio per aerosol con il prodotto adatto al caso, sarà così “costretto” a respirare il farmaco.
Tenete il “raffreddato” al caldo, limitando le passeggiate solo al tempo igienico, evitate di mettere la cuccia in direzione di correnti d ‘aria e umidificare l’ambiente, insomma esattamente quello che faremmo per noi.
Se le condizioni dovessero peggiorare sarà necessario interpellare il proprio Medico Veterinario per impostare prontamente la terapia opportuna.