Ho già parlato della pericolosità di molte piante da appartamento per i nostri piccoli amici pelosi (se vi è sfuggito, vi invito a leggerlo a questo link). Ora occupiamoci di quelle piante in cui il nostro cane potrebbe imbattersi nelle sue passeggiate all’aria aperta.
Molti cani hanno l’abitudine di recuperare legnetti: li raccolgono per giocarci, da soli o con il proprietario nel gioco del riporto, ma li utilizzano anche per sgranocchiarli, proprio come faremmo noi con le patatine. Non sempre sanno riconoscere, per istinto, quelli tossici o pericolosi per la loro salute, e anche noi, trovandone uno al suolo, potremmo non essere consapevoli della possibile pericolosità del legnetto.
A volte i nostri animali non si limitano a sgranocchiare parte dei rami o del fusto ma masticano o ingoiano semi. Attenzione, ad esempio, a quelli del ricino, pericolosissimi per gli effetti gastroenterici, ma anche alle bacche che appaiono colorate e succulenti, come quelle del pungitopo.
Sono molte sono le piante che, proprio come per quelle da appartamento, possono scatenare reazioni allergiche locali, gastroenteriche o cardiorespiratorie. Un breve elenco comprende:
- Rododendro
- Edera
- Gelsemium sempervires
- Glicine
- Ligustro
- Quercia
- Sambuco
Anche le “castagne matte” dell’Ippocastano, albero molto comune anche nelle nostre città, sono pericolose per i nostri animali domestici.
Se la pianta o parti di essa dovessero essere ingurgitati dal pet e i sintomi si manifestassero nell’immediato, vi consiglio di recuperare la pianta “sospetta” e di portarla con voi dal veterinario. Sarà più facile individuarne la componente tossica e impostare la terapia adeguata.
Vi raccomando anche di fare attenzione quando portate a casa, dopo una passeggiata, un legnetto per far giocare il vostro pet, controllate sempre se siano parti di piante velenose (attenzione anche ai Pet più piccoli, in particolare ai roditori).
Diversamente, un meraviglioso tronchetto di ulivo piacerà a tutti, gatti compresi: impazziranno per il graditissimo regalo.