Finite le vacanze e tornando ad avere vita stanziale e cittadina, molti bambini e ragazzi “tornano alla carica” chiedendo ai genitori un animale da compagnia.
Il mio consiglio è sempre, nel limite del possibile, di accontentarli. La presenza di un animale “caldo” come i mammiferi, sia in età pediatrica che durante l’adolescenza, potrà essere di grande aiuto. Si impara, aiutati da adulti intelligenti, ad avere rispetto per un essere diverso da noi, ad assecondarne esigenze come la preparazione del pasto o le uscite, accantonando le nostre pigrizie o svogliatezze. Si metterà alla prova la nostra pazienza, e potrà anche essere (nel caso dei cani) un’ottima motivazione per socializzare con altre persone.
Se la presenza di un animale complesso ed esigente come un cane non facesse per voi, e anche un gatto vi sembrasse troppo impegnativo, potreste dirottare il vostro affetto verso animali meno esigenti ma non per questo trascurabili, come i conigli, le piccole cavie, i furetti o i cincillà. Per fortuna questi animaletti non sono più solo considerati per la loro pelliccia! Un’altra opzione da prendere in considerazione può essere il criceto.
Anche se ormai vengono allevati come Pet, eviterei gli scoiattoli perché sono animali con esigenze atletiche troppo particolari per essere richiusi in gabbiette minuscole.
Questi diversi Pet non devono essere considerati tutti uguali; hanno caratteristiche e abitudini differenti e dovrebbero essere scelti ed accolti in casa solo dopo essere stati consigliati da personale esperto, altrimenti potreste avere un normale criceto notturno che vi terrà svegli tutta la notte.
Nonostante le loro piccole dimensioni avranno esigenze sia di spazio che di cibo e pulizia particolari. Se anche questo per voi fosse un impegno troppo gravoso potreste proporre ai vostri bambini (ma anche agli adulti) un’esperienza di volontariato presso canili o gattili. Così si costruirebbe un rapporto diretto con gli animali senza averne il “peso” quotidiano e, soprattutto, dareste un grande aiuto alle associazioni.
Per finire ricordo che esistono associazioni che danno in affido i piccoli animali da laboratorio, liberati proprio da mesi o anni di esperimenti: perché non dar loro una vita più felice rispetto a quella vissuta?